Visura protesti in Camera di Commercio: come richiedere la cancellazione
Quando si fa riferimento ai protesti, si parla di un atto pubblico che la Camera di Commercio ha il potere di muovere nei confronti di una persona. Questa segnalazione avviene principalmente a causa di un mancato pagamento, come il mancato onoramento di un assegno o di una cambiale.
Di conseguenza, chi si trova in questa situazione viene inserito nell’elenco dei protestati. La Camera di Commercio aggiorna mensilmente l’elenco dei protesti e lo pubblica in un archivio chiamato Registro Informatico. Tuttavia, molti non sanno che è possibile presentare una richiesta per segnalare un errore o essere definitivamente cancellati dall’elenco (a condizione che i debiti siano stati saldati).
Come richiedere la cancellazione protesti
A tale scopo, esiste la visura protesti, un servizio che offre l’opportunità di modificare la propria posizione di protestato presso la CCIAA (Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura). Per fare ciò, è sufficiente recarsi presso l’ente competente, ovvero la Camera di Commercio, e richiedere una visura con la relativa cancellazione dei protesti.
Tuttavia, se per motivi lavorativi o altre ragioni non si dispone di molto tempo per seguire le procedure burocratiche, è possibile effettuare tutto in via telematica. In questo modo, non sarà necessario recarsi fisicamente agli sportelli della Camera di Commercio, ma si potrà inviare comodamente la richiesta da casa.
Inoltre, dal punto di vista della complessità, la procedura online risulta estremamente semplice: basta compilare un modulo con alcuni dati e il gioco è fatto.
Cancellazione protesti presso la Camera di Commercio
Come accennato in precedenza, le procedure di cancellazione possono variare a seconda dei casi. Infatti, esistono diversi tipi di protesti, come il mancato pagamento di una cambiale o un errore di trascrizione dei dati.
Inoltre, se è stato effettuato il pagamento del debito entro un anno dalla data di iscrizione al protesto, è possibile presentare una richiesta di cancellazione. Per avviare la procedura, la persona interessata dovrà recarsi presso uno degli sportelli fisici della Camera di Commercio.
Ovviamente, sarà fondamentale avere con sé una serie di documenti essenziali che saranno necessari per completare la procedura con successo.
In particolare, bisognerà presentare:
- I documenti d’identità del debitore, come la Carta d’Identità Elettronica (CIE) e il codice fiscale;
- Tutte le cambiali originali.
In questo contesto, se non si dispone delle cambiali originali, sarà necessario presentare una dichiarazione sostitutiva firmata dal creditore. Inoltre, sarà necessario allegare anche tutti i documenti d’identità del creditore e la conferma vera e propria sul pagamento effettuato. Questa documentazione è fondamentale per comprovare l’avvenuto pagamento o l’errore nella registrazione del protesto.
Cancellazione protesti telematiche
In alternativa alla procedura presso la Camera di Commercio, è possibile optare per la cancellazione dei protesti in via telematica. Infatti, esistono diversi siti che consentono di avviare pratiche di cancellazione dei protesti o effettuare visure semplici.
Un esempio su tutti è rappresentato dal portale online EasyVisure, vero e proprio leader nel settore che offre anche la possibilità di effettuare indagini su aziende, visure catastali, visure camerali, PRA e molto altro ancora.
Controllare se si è elencati tra i protestati è estremamente semplice: basta collegarsi al portale easyvisure.it e selezionare il servizio “visura protesti“. Successivamente, sarà necessario compilare un modulo con una serie di dati anagrafici dell’intestatario.
Ad esempio, nome, cognome, provincia di residenza e codice fiscale per le persone fisiche, mentre per le persone giuridiche sarà necessario compilarlo con ragione sociale, partita IVA e provincia della sede legale.
Quanto tempo occorre per la cancellazione dei protesti?
In genere, per la cancellazione dei protesti, si parla di un massimo di venti giorni successivi alla presentazione dell’istanza. Tuttavia, le tempistiche potrebbero allungarsi in caso di ulteriori irregolarità.
Ad ogni modo, una volta inviata la richiesta, l’ente provvederà alla cancellazione del nome del protestato dal relativo elenco. Inoltre, come accennato precedentemente, nel caso in cui si richieda la cancellazione del protesto a causa di un mancato pagamento di un assegno o di una cambiale avvenuto oltre un anno dalla scadenza prefissata, il debitore dovrà presentare documenti che certifichino l’errore.
Una volta ottenuta la cancellazione, è possibile riprendere la normale attività economica senza gli oneri derivanti dalla presenza nel registro dei protesti.
Considerazioni finali
Richiedere la cancellazione dei protesti presso la Camera di Commercio è un processo che richiede l’adempimento di determinate procedure e la presentazione dei documenti pertinenti. Tuttavia, grazie alla possibilità di effettuare la procedura in via telematica, è diventato più facile e conveniente eliminare i protesti dalla propria posizione presso la CCIAA.