Il fotovoltaico: un aiuto per le aziende agricole, ma non solo
La crisi energetica che il nostro Paese sta attraversando, amplificata soprattutto dall’attuale conflitto in Ucraina e dalla necessità di raggiungere un’indipendenza dal gas russo, è un tema che investe l’intera Europa, ma che vede nell’Italia l’anello della catena più debole.
I fondi disponibili del PNRR, in questa fase, rappresentano un prezioso vantaggio nell’ambito degli
investimenti che agevolano la transizione ecologica, perché garantiscono il raggiungimento degli obiettivi
dirimenti dell’European Green Deal, fra i quali la necessità di una profonda trasformazione del settore
agricolo nell’Unione Europea.
Il fotovoltaico applicato all’agricoltura, ovvero l’agrivoltaico, sfrutta i terreni agricoli per la produzione di
energia pulita e permette un elevato numero di applicazioni laterali che consentono, all’intera comunità
rurale, di diventare sostenibile, abbattendo i costi di produzione e limitando le emissioni di anidride
carbonica.
L’attuale produzione di energia elettrica deriva in gran parte dal gas impiegato nelle centrali termoelettriche, un metodo che dovremmo cercare di abbandonare con urgenza e, pertanto, sempre di più si sente parlare delle potenzialità dell’agrivoltaico: sistema che utilizza i terreni agricoli per produrre energia pulita, con un impianto fotovoltaico, il quale non limita la produzione e offre una varietà di applicazioni, rendendo le comunità rurali più competitive e sostenibili, grazie alle basse emissioni di CO2.
Il “Parco Agrisolare”: 1,5 miliardi di euro all’agricoltura dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Il 31 Marzo 2022 scadranno i termini della pubblicazione del bando per accedere ai finanziamenti che
consentono alle aziende agricole di investire in impianti fotovoltaici che escludano totalmente il consumo di suolo. Ben 1,5 miliardi verranno impiegati per il raggiungimento di una copertura che si attesta
complessivamente su 4,3 milioni di mq, per 0,43 GW, al fine di contribuire ad aumentare la sostenibilità e
l’efficienza energetica dei settori agricolo, zootecnico e agroindustrale.
Le domande inviate saranno valutate dal GSE, il Gestore dei Servizi energetici (la cui partecipazione è
interamente rappresentata dal MEF), il quale, in collaborazione con il Ministero dell’agricoltura, si occuperà di tutti i passaggi necessari alla realizzazione dei progetti.
L’installazione di pannelli direttamente sulle colture fornisce una serie di benefici al raccolto stesso:
produce l’ombra necessaria; protegge la coltivazione dalle intemperie, implementandone la resilienza
climatica; consente una resa costante delle colture; favorisce la biodiversità e aumenta la performance
elettrica dei pannelli stessi.
Quest’ultimo beneficio ha un risvolto anche economico su tutta la produzione, poiché consente di effettuare delle stime verosimili e di risparmiare anche nella fase di smaltimento dei rifiuti.
Tuttavia l’agricoltura non è il solo settore investito da bonus, finanziamenti e aiuti concreti in arrivo dal
PNRR, poiché anche il turismo è al centro della sfida energetica.
Impianti fotovoltaici e colonnine elettriche: contributi a fondo perduto e crediti d’imposta
Per mezzo di una nota online, il Ministero del Turismo ha aggiornato l’elenco delle spese ammissibili nel
DL 152/2021: le strutture turistico-recettive potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto (per non più del 50% dei lavori eseguiti fino a dicembre 2024) e di un credito d’imposta dell’80%, per gli interventi di installazione di nuovi impianti solari fotovoltaici, connessi alla rete elettrica su edifici e dotati di sistemi di accumulo.
Non solo: sono comprese anche le colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, installate a vantaggio della
sola struttura turistica che effettuerà l’investimento. Questi provvedimenti si inseriscono nel programma di aiuti che hanno lo scopo di risollevare uno dei settori che più hanno subito gli effetti della pandemia: grazie al fotovoltaico, le aziende del comparto potranno, se non altro, abbattere in modo significativo i costi legati all’energia che stanno ulteriormente danneggiando l’economia.
Allo stesso tempo, gli incentivi impiegati si propongono di continuare a tracciare il solco del processo che porterà a una trasformazione radicale, in senso ecologista, del nostro Paese, come abbiamo già potuto sperimentare con i numerosi ecobonus che riguardano tutti gli edifici, pubblici e privati: dal Superbonus 110% al Sismabonus, spesso attivati in modalità congiunte, per ottenere il duplice risultato della messa in sicurezza legata all’efficientamento energetico.
Proprio qui, che entrano in gioco aziende di consulenza, come Elettronica Italia, leader per il fotovoltaico
in Puglia. Essere seguiti da professionisti del settore, farà risparmiare tempo e si avrà la certezza che tutte le procedure saranno realizzate ad hoc.
Fotovoltaico: una scelta irrinunciabile
Abbiamo visto come la politica energetica degli ultimi anni abbia reso l’Italia un Paese totalmente
subordinato agli interventi esterni, in materia energetica. La crisi recente ha messo in evidenza come il
processo per invertire la direzione debba subire un’accelerazione significativa, se non vogliamo subire
aumenti vertiginosi dei prezzi, i quali stanno in realtà già mettendo in ginocchio soprattutto i settori
dell’agricoltura e degli allevamenti.
Il fotovoltaico si rivela quindi una scelta obbligata, da impiegare in tutte le realtà compatibili, affinché la
produzione possa proseguire, senza registrare ulteriori contraccolpi che sarebbero fatali, per l’economia di un Paese già tanto provato dalla sfida pandemica.